MAGGIO 2003 nasce il S.A.R.S.(piccola cronistoria)

il primo segnale risale a quasi 10 anni prima con l'occupazione del "ex macelli" un edificio comunale abbandonato all'incuria e alla speculazione. E' il 1994 e a Viareggio è sentita l'esigenza di spazi di aggregazione non mercificati. Nasce così il MO.S.S.A. (Movimento Spazi Sociali Autogestiti). L'anno dopo, un nuovo tentativo con l'occupazione del centro sportivo "Vasco Zappelli"; ancora un'area abbandonata ai soliti meschini giochi politici. Verrà sgombrata in malo modo. Arriveranno perfino le camionette da Lucca. Significativa, nell'estate dello stesso anno, è l'esperienza della "Piazza degli Invisibili" dove il Mossa occupa una piazza degradata per solidarietà ad alcuni immigrati minacciati di sgombero. Intanto è intensa la partecipazione alle lotte nel territorio e molte iniziative si svolgeranno alla Torre Matilde, luogo storico di Viareggio, con proiezioni di filmati, concerti e dibattiti. Importante la lotta conrto l'inceneritore del Pollino (Pietrasanta) e la costituzione insieme ad altre realtà toscane del M.A.T. (movimento antagonista toscano). Insieme, nel 1997, coordineranno la manifestazione contro la mostra artistica??? "L'uomo della provvidenza" dedicata al duce e voluta dal comune di Seravezza.
Nel 1998 il Mossa dà vita al "Laboratorio Eskimo" come luogo di riferimento e d'incontro per promuovere la costruzione di un centro sociale. Iniziano gli incontri con i giovani del collettivo Adelante. Il 19 giugno viene ricordata la G.I.R.P. (giornata internazionale del Rivoluzionario Prigioniero).
Quando l'esperienza del laboratorio eskimo si conclude il Mossa con il Collettivo Adelante cogestisce il CSA TEMPI MODERNI a Camaiore.
all'inizio del 2001 nasce il "Comitato Contro la Represione Versilia" è l'anno del G8 e dell'assassinio di Carlo Giuliani. Alcuni militanti del csa Tempi Moderni saranno feriti negli scontri di Genova. Si moltiplicano le iniziative, emerge una nuova ondata di protesta e di aggregazione. Tutti avvertono la necessità di un Centro Sociale a Viareggio.
Dall'incontro tra Ex at5tivisti del Tempi Moderni ed ex Mossa con i collettivi studenteschi si forma il Laboratorio Spazi Sociali. A novembre del 2003 a Viareggio si tiene un corteo che non si vedeva da anni; la manifestazione contro la repressione porta in piazza quasi 2000 persone.
Il 2003 è quindi un anno frenetico: manifestazione contro la guerra in Iraq che bloccherà per alcuni minuti il Carnevale;occupazione di Villa Olga, edificio abbandonato a Lido di Camaiore, intervento delle "forze dell'ordine", manifestazione e occupazione di una piazza.
il 5 maggio il Laboratorio Spazi Sociali occupa un'area fatiscente in località Varignano nella peroferia di Viareggio. Siamo al centro della solita speculazione edilizia. Dopo una lunga trattativa con le autorità viene proposta un'altra area abbandonata. Il primo centro sociale di Viareggio si sposta in località Migliarina, dall'altra parte della città.
In Agosto viene assegnato definitivamente uno spazio in darsena, in uno zona degradata dallo spaccio e dalla prostituzione. Il S.A.R.S. pagherà l'anno seguente la sua lotta contro lo spaccio, con l'incendio che ne distrugge buona parte e per poco non costa la vita a due immigrati alloggiati in un container, incendiato anche quello, a circa 200 metri di distanza dal Centro. Grande sdegno e massiccia solidarietà di tutte le forze antagoniste. La mobilitazione seguente: corteo, comunicato al consiglio comunale, manifestazione ecc. causerà a 14 militanti del S.A.R.S. un lungo processo (conclusosi a fine 2008 con un nulla di fatto) grazie a una pretestuosa denuncia delle forze di destra....


giovedì 31 dicembre 2009

INIZIATIVE SUL CARCERE A GENNAIO

VENERDI’ 15 GENNAIO
Ore 18.30: Presentazione di “Scarceranda 2010” con
Adraino Ascoli ( ex prigioniero- Osservatorio
sulla repressione PRC)

Ore 20.30: cena sociale benefit per Maria Ciuffi, madre
di Marcello Lonzi, giovane ucciso nel
carcere di Livorno nel 2003.
Scarceranda è un'agenda autoprodotta da Radio Onda Rossa dal 1999. Il suo motto fin dalla nascita è “contro ogni carcere giorno dopo giorno, perché di carcere non si muoia più, ma neanche di carcere si viva”
Scarceranda viene donata alle persone prigioniere che ne facciano richiesta o segnalate a Radio Onda Rossa che provvede alla spedizione postale in carcere.
(www.ondarossa.info/scarceranda)

VENERDI’ 22 GENNAIO:
SERATA PER MARCELLO LONZI
( e Stefano, Federico, Aldo..)

ORE 18.30: DIBATTITO SU CARCERE E
OMICIDI DI STATO

ORE 20.30: CENA BENEFIT PER MARIA
CIUFFI, MADRE DI MARCELLO

Maria Ciuffi sarà presente all’iniziativa

martedì 20 ottobre 2009

CORTEO REGIONALE ANTIFASCISTA PER LA LIBERAZIONE DEI COMPAGNI E CONTRO LA REPRESSIONE. SABATO 24 OTTOBRE 2009 ORE 16 Piazza della Stazione PISTOIA
Domenica 11 ottobre, durante una riunione per la costruzione di un coordinamento regionale contro le ronde, decine di poliziotti hanno fatto irruzione nella sede del circolo I Maggio a Pistoia, perquisendolo (senza rinvenire nulla) e trattenendo fino a notte fonda oltre 20 compagni in questura. Motivazione ufficiale dell’ irruzione di Digos e Polizia il danneggiamento - avvenuto nel primo pomeriggio - della sede di Casapound. Nel covo dei "fascisti del terzo millennio" (come essi stessi si definiscono) era presente anche, come a voler confermare quanto filogovernativi siano in realtà questi fascistelli "non conformi", un consigliere comunale del PDL. Risultato finale della "brillante operazione" di polizia tre compagni arrestati e 8 denunciati. Tra i registi dell'operazione si fa notare anche il vicequestore Ciavardini, fratello del neofascista Luigi Ciavardini, condannato per la strage di Bologna e da sempre difeso dall'area della destra fascista. Raccogliamo l'appello lanciato dagli antifascisti pistoiesi e dall'assemblea regionaie del 18 ottobre, a tutte le realtà toscane, per un corteo antifascista e contro la repressione, Sabato 24 Ottobre a Pistoia: In solidarietà con gli arrestati e i denunciati, per l’ immediata liberazione dei compagni e per il ritiro immediato delle denunce per rispondere all'atteggiamento repressivo e intimidatorio della questura. Tra l'altro nei mesi scorsi diversi compagni e realtà antifasciste pistoiesi hanno ripetutamente subito attacchi di tipo squadrista e mai la questura è intervenuta perquisendo le sedi dei fascisti. A Pistoia, come nel resto d'Italia, è evidente la collusione sia politica che "personale" dei fascisti, di Casapound e non solo, con questura e forze governative. * per ribadire, se ce ne fosse bisogno, che queste forme di repressione non fermeranno i compagni, gli antifascisti e tutti coloro che decidono di organizzarsi per rispondere dal basso alla crisi economica, alle ronde, al razzismo. * Per continuare a praticare e sostenere l'antifascismo inteso come pratica quotidiana e militante. Per chiudere le sedi e levare ogni agibilità politica a razzisti e fascisti, anche a quelli che, come CasaPound, nascondono lo squadrismo dietro una cortina di presunte attività sociali e buone intenzioni.
Solidarietà ai compagni arrestati e denunciati
Nessuna agibilità per fascisti e razzisti
Liberi subito tutti/e gli antifascisti
Antifascisti sempre -

martedì 13 ottobre 2009

COMUNICATO SUI FATTI DI PISTOIA

Il Comitato Antifascista Antirazzista Versiliese (CAAV) esprime piena solidarietà ai compagni e alle compagne fermate, ai compagni e alla compagna arrestati per i fatti accaduti a Pistoia nel pomeriggio di domenica 11 .
Consideriamo quanto avvenuto un chiaro segnale dell'inasprimento della repressione poliziesca nei confronti di tutt@ gli/le antifascist@ .
Un evidente episodio intimidatorio contro chi si incontra, si riunisce e discute preoccupato della deriva fascista della società.
Si incarcerano gli antifascisti mentre teppisti in camicia nera infestano le nostre città spesso alla ricerca della rissa e dell'aggressione ( frequenti gli accoltellamenti) a danno di stranieri, gay, militanti di sinistra. Teppisti che godono dell'avvallo politico e del finanziamento dei fascisti in doppio petto mimetizzati sugli scranni amministrativi di Comuni, Province, Regioni, come dimostra la presenza del consigliere comunale di AN-PDL Tomasi nella sede di Casapound a Pistoia.
Ritiene, con la stessa consapevolezza che ha motivato i propri aderenti a dare vita prima al comitato versiliese poi al coordinamento toscano (CAAT), che bisogna urgentemente lavorare per riunire le forze antifasciste-antirazziste della regione.
Invita a ricercare l'organizzazione di una importante risposta regionale con una mobilitazione vasta, centralizzata o diffusa, che richieda l'immediata scarcerazione dei compagni arrestati ( oggi rinchiusi a Solliciano) e la chiusura, su tutto il territorio toscano, dei covi fascisti, comunque si presentino.
Invita tutti a ritrovarsi a Roma , il 17 prossimo, dietro gli striscioni del Coordinamento Antifascista Antirazzista Toscano (CAAT) e della richiesta di scarcerazione degli arrestati.

CAAV
12 ottobre 2009

lunedì 28 settembre 2009

Contro lo squadrismo delle ronde e contro il pacchetto sicurezza!

Contro lo squadrismo delle ronde e contro il pacchetto sicurezza!

Sfruttando il clima di intolleranza e razzismo alimentato dalla destra e dall'informazione di regime, il governo Berlusconi ha approvato l'indecente pacchetto sicurezza (DdL 733). Il pacchetto sicurezza ubbidisce a logiche repressive funzionali alla classe dominante per restringere libertà e colpire i soggetti che possono creare conflitto sociale. Gli immigrati sono uno dei soggetti più interessati da questo provvedimento. Provvedimento; che contiene le disumane norme dei “medici spia” e dei “presidi spia” che di fatto negano il diritto alla salute e all'istruzione per i clandestini; che aumenta i tempi di detenzione nei lager moderni nei CIE (ex CPT); che instaura le ronde.




Le ronde sono un fenomeno articolato che si manifesta in vari modi: si va dalle ronde fai da te di cittadini esasperati da un'informazione menzognera, alle squadracce neofasciste come le “SSS” salite alla ribalta per gli episodi di Massa di quest'estate; si va da veri e propri gruppi politici con tendenze eversive e secessioniste come la “Guardia Nazionale Padana” ad associazioni di volontari di ex militari. Tutte rispondono, però, all'idea perversa del delirio securitario e alla necessità da parte dei padroni di aumentare controllo e repressione.

La vera sicurezza quella sui luoghi di lavoro, dove muoiono in media dalle 3 alle 4 persone al giorno, continua a essere ignorata. La sicurezza che interessa lor signori è quella dei padroni e non quella dei lavoratori che vogliono continuare a sfruttare e dividere mettendo magari lavoratori italiani contro lavoratori stranieri.

Per questo motivo diciamo no al pacchetto sicurezza!

Sabato 3 ottobre ore 10.00

davanti al municipio di Viareggio




L'amministrazione di Viareggio, anche per assenza di veri e propri militanti di destra (per fortuna), ha instaurato le ronde mascherando il provvedimento con delle delibere che prevedono la collaborazione con alcune associazioni. La delibera n°50 del 03/02/09 stabiliva un accordo con l'associazione autonoma bersaglieri regione toscana con sede nel comune di Ponte Buggianese per monitorare il territorio in stretta collaborazione con il corpo della polizia municipale. In data 20/05/09 con la delibera n°253 dopo la relazione del comandante della polizia municipale dr. Vincenzo Strippoli è stata rinnovata questa convenzione. Una convenzione simile è stata stipulata anche con l'associazione nazionale carabinieri sezione di Seravezza e Stazzema in data 22/04/09 con la delibera n°201 e rinnovata il 31/07/09 con la delibera n°384. Queste associazioni otterranno dei rimborsi annui di 500 euro.

Da notare le ipocrisie della delibera: “ ….per favorire la promozione di attività socialmente utili sul territorio con lo scopo di aiutare ed assistere i cittadini ed in particolare le categorie socialmente svantaggiate quali donne, minori, anziani, diversamente abili etc, senza alcun compito di sicurezza…… MA, NEI FATTI, alcuni energumeni in tuta mimetica si aggirano in luoghi pubblici, come la stazione, e pretendono (con quale autorità??) i documenti dai soggetti “sospetti”.

Ben più grave è la proposta che dovrebbe vedere implicata la ditta privata “Globo” come responsabile della sicurezza nella frazione di Torre del Lago. Inoltre nessuno dimentica il continuo potere dato al comando dei vigili urbani che si sono visti acquistare mezzi nuovi potentissimi con soldi che potevano essere destinati all'emergenza casa o alla ricostruzione dei danni provocati dal disastro ferroviario del 29 giugno. Anche quest'estate abbiamo assistito alle vergognose scorribande contro i venditori ambulanti sulla passeggiata anche grazie alla cosiddetta normativa antiborsoni.

Contro tutto questo invitiamo a partecipare al presidio di Sabato 3ottobre davanti al municipio di Viareggio in una coerente logica antifascista e antirazzista per costruire una reale vigilanza popolare




Comitato Antifascista Antirazzista Versiliese

venerdì 18 settembre 2009

il cinema di ottobre

ottobre di proiezioni speciali al Sars, inizia la rassegna "tuttofellini" che proietterà tutta l'opera del regista riminese ogni ultimo giovedì del mese per tutta la stagione 2009 2010
poi film italiani degli ultimi 10 anni dedicati al sociale
il programma è
giovedì 1 ottobre: GIAMAICA DI L.FACCINI ita. 1998
giovedì 8 ottobre: PLACIDO RIZZOTTO di P. SCIMECA ita. 2000
giovedì 15 ottobre: SI PUO'FARE di G.MANFREDONIA ita 2008
giovedì 22 ottobre: FORTAPASC di M:RISI ita 2009
rassegna tuttofellini giovedì 29 ottobre: SENZA PIETA' di Fellini Lattuada ita 1948

lunedì 14 settembre 2009

MARTEDI’ 22 SETTEMBRE C/O
CENTRO SOCIALE SARS

INCONTRO DIBATTITO
“LE POLITICHE GOVERNATIVE E PADRONALI: TRA RAZZISMO DI STATO E ATTACCO AI LAVORATORI”

INTERVENTI:
- Andrea Callaioli: avvocato del foro di Pisa, membro dell’ASGI (associazione studi giuridici sull’immigrazione). Esporrà i cambiamenti introdotti dal pacchetto sicurezza.
- Marcello Pantani: Confederazione Cobas Pisa. Discuterà delle ultime misure legislative riguardanti il mondo del lavoro ( nuovo modello contrattuale, diritto di sciopero, testo unico sulla sicurezza)


Spazio Antagonista Resistenza Sociale
q.re Darsena di fronte le piscine comunali

sabato 15 agosto 2009

IL GOVERNO STRAVOLGE IL TESTO UNICO
E AUMENTA L’INSICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVOROIl Ministro Sacconi ha detto che il Governo non è interessato alle norme eccessive e per questo ha stravolto il testo unico presentando al Consiglio dei ministri del 31 luglio un testo da respingere se vogliamo tutelare nel presente e in futuro la salute e la sicurezza dei lavoratori,perché di eccessivo ci sono solo le statistiche di feriti, mutilati e morti (in Italia ogni giorno 4 lavoratori muoiono per incidenti sul lavoro).
Nessun concorso per nuovi ispettori Asl addetti alla sicurezza. Oggi ce ne sono 5000 per 5 milioni di aziende e si annunciano solo ispezioni "mirate" che potrebbero diventare ispezioni pre-annunciate alle aziende.
Il documento di valutazione sui rischi per la salute e la sicurezza non dovrà essere depositato dal notaio, nè ci sarà una posta certificata per stabilirne la data. Così facendo si aggira l'obbligo della valutazione del rischio da parte delle aziende e si potrà predisporre il documento dei rischi ad incidenti avvenuti (meno obblighi per le imprese, meno soldi spesi per loro),
Per numerose violazioni si passa dalla sanzione penale a quella amministrativa. Sul lavoratore si scaricano molte responsabilità, per esempio l'obbligo della visita preassuntiva (vietata fino ad oggi dallo Statuto dei lavoratori), irrisoria diventa la tutela dei lavoratori in appalto e subappalto, e al contempo saranno dimezzate le sanzioni a carico delle aziende.
Si riduce la tutela sanitaria delle lavoratrici e dei lavoratori, superando la cartella sanitaria di rischio e la relazione del medico competente alle Asl, in questo modo scomparirà la tutela dalle malattie di origine professionale (che per quanto non riconosciute sono in continuo aumento).
Ma con il nuovo testo il governo raggiunge anche un altro obiettivo, ossia ridurre il potere di controllo e di intervento dei delegati alla sicurezza spostando molte competenze verso enti bilaterali (formati da imprese e Cgil cisl uil) che potranno certificare i documenti di rischio per conto delle imprese. Con Gli enti bilaterali viene meno ogni ruolo di controllo e di opposizione da parte del sindacato e dei delegati scelti dai lavoratori, come al tempo del fascismo sindacati e padronato diventano la stessa cosa.
C'è poi un articolo, il 15 bis, una norma salva padroni grazie alla quale il datore di lavoro non risponderà della morte o dell'infortunio se l'evento è riconducibile alla responsabilità di un qualsiasi altro soggetto operante nel contesto produttivo (preposto, progettista, medico competente, lavoratore). Così le responsabilità verranno scaricate sui tecnici e non su chi viola le regole e taglia risorse solo poer accrescere i propri profitti.
Una controriforma che distrugge anni di lavoro in materia di prevenzione e sicurezza per depenalizzare i reati e salvare i managers e i padroni delle aziende: questo è il testo presentato da Sacconi, un testo non emendabile ma da respingere in toto. Basta vedere il sostegno accordato dalla Cisl al Ministro Sacconi, lo stesso sostegno che questi sindacati padronali accordano al Governo sottoscrivendo accordi a perdere ogni giorno.
Confederazione Cobas PISA
Spazio Antagonista Resistenza Sociale (SARS)

sabato 25 luglio 2009

NON AL DESTINO, NON AL CASO, NE' AL FATO

La notte tra il 29 e il 30 Giugno, intorno a mezzanotte, il treno merci 50325 partito da San Martino Trecate (Novara) e diretto a Gricignano d’Aversa (Caserta), che trasporta 14 vagoni cisterne cariche di gpl per la ditta Aversana Petroli, di proprietà di Luigi Cosentino ( padre del sottosegretario all’economia del governo Berlusconi Nicola Cosentino, accusato da quattro pentiti diversi di legami col potente clan camorristico dei Casalesi), arriva nei pressi della stazione di Viareggio. La rottura dell’asse del primo vagone cisterna provoca il deragliamento del treno 700 metri dopo la stazione: dalla cisterna rota nell’impatto col suolo fuoriesce il gas che, dopo pochi minuti, esplode. Il bilancio, mentre scriviamo, è il seguente: 29 morti, 10 feriti gravi, 2 palazzine crollate, 83 persone senza casa.
Ciò che è avvenuto a Viareggio non è, come suggerito dalla canea mediatica, né una “sciagura” né una “tragica fatalità”. È una strage che, come tutte le stragi, ha dei responsabili ben precisi.
17/04/07: A Reggio Emilia deragliano due vagoni di un treno merci.
14/11/07: A Taranto deragliano tre carri di un treno merci. Le cisterne contenevano propilene.
26/03/08: A Castello una ruota di una carrozza di un intercity esce dai binari a causa del cedimento dell’asse.
21/06/08: In provincia di Bolzano un convoglio che trasporta rifiuti in Germania, si spezza.
26/06/08: A Pisa deraglia il treno 23437.
13/07/08: A Genova deraglia un treno per metà merci per metà passeggeri.
19/05/09: Sulla linea Milano-Domodossola deraglia un treno merci.
25/05/09: In provincia di Cuneo deraglia un treno merci che trasporta clinker.
06/06/09: A Pisa deraglia un treno merci. Sfiorato l’impatto con un treno passeggeri.
22/06/09: Vicino Prato deragliano due vagoni di un treno merci contenenti acido fluoridrico: urta con un treno passeggeri ma non si rompe. Sfiorata la tragedia.
29/06/09: Strage di Viareggio.
Solo questa catena ininterrotta di incidenti ferroviari sarebbe sufficiente per capire che qualcosa non funziona. Ma ci sono altri dati di fatto da prendere in considerazione, e altre riflessioni che la strage del 29 Giugno ci obbliga a fare:
1- Nel 1985, anno in cui comincia la grande ristrutturazione delle FS che porterà alla successiva privatizzazione degli anni ’90; i lavoratori ferrovieri sono 220000. Ad oggi sono poco più di 80000. Non esiste alcun dubbio che minore personale, come da anni denunciano i ferrovieri, significhi minore manutenzione e minore sicurezza.
2- Con la privatizzazione delle FS e la liberalizzazione del traffico ferroviario inevitabilmente cambiano anche i “paradigmi” su cui si basa la gestione delle ferrovie: se prima l’obiettivo era quello di elargire un servizio fondamentale per la vita economica e sociale del Paese, con la privatizzazione il problema diventa il pareggio del bilancio e il profitto degli azionisti ( per il 49% dello Stato). La liberalizzazione ha significato invece concorrenza feroce tra le ditte private per accaparrarsi il trasporto delle merci. Per riuscirvi devono essere in grado di offrire il servizio al minor costo possibile. Ovviamente i costi che vengono tagliati nel trasporto merci ( così come in tutti gli altri settori produttivi) sono: la manodopera, la manutenzione, la sicurezza.
3- Nel 2006 parte un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza che porta alla luce un “mercato nero” dei vagoni merci. In sintesi il meccanismo era il seguente: i vagoni o singoli componenti di questi ormai non più utilizzabili, a livello ufficiale venivano rottamati, mentre in realtà venivano rivenduti ad aziende private che li certificavano come sicuri e li riammettevano nel circuito ferroviario. In questo modo sarebbero spariti 2000 vagoni merci. Non è dato sapere se anche l’asse che si è spezzato il 29 Giugno provenisse dal mercato nero, in ogni caso l’indagine della GdF getta un’ombra inquietante sul trasporto merci nell’era della liberalizzazione selvaggia
4- Secondo testimoni oculari, nel primo sopralluogo alla stazione di Viareggio l’a.d. delle FS Moretti avrebbe detto ai tecnici che l’accompagnavano: “Adesso ci toccherà controllare anche i treni dall’estero”. Ogni commento è superfluo.
5- 3 anni fa l’Olanda aveva proposto all’Unione Europea alcune misure per rendere più sicuro il trasporto di materiale infiammabile sulle rotaie, in particolare che i vagoni cisterna fossero dotati di un isolamento termico per rallentare l’eventuale esplosione. Sebbene non siano stati resi espliciti, non è difficile immaginare i motivi per cui quelle misure siano state respinte: avrebbero rappresentato maggiori costi e di conseguenza minori profitti per le ditte private.
6-Davanti al litorale di Pisa e Livorno è in costruzione un rigassificatore off-shore che ha una capacità pari a circa 10000 cisterne, come quella esplosa a Viareggio. Ci chiediamo: cosa potrebbe succedere in caso di incidente?
Di fronte a questa realtà è impossibile imputare al destino, al caso o al fato quanto è avvenuto il 29 Giugno. La strage di Viareggio chiama in causa sia dei responsabili in carne ed ossa, che un sistema di produzione, quello capitalistico, che semina morte ad ogni angolo del globo sempre per il profitto di pochi. Qualche anno fa si diceva che “un altro mondo è possibile”. Ogni giorno che passa siamo sempre più convinti che un altro mondo è necessario.

Per concludere il centro sociale SARS intende esprimere tutto il suo cordoglio per le vittime del disastro ferroviario e la più sentita solidarietà e vicinanza alle famiglie delle vittime, ai feriti, e a tutti coloro che hanno perso la casa quella tragica notte. Nel limite delle nostre forze, sia attraverso l’ “Assemblea 29 giugno” sia in modo autonomo, cercheremo nei prossimi mesi di sviluppare percorsi di solidarietà, riflessione e mobilitazione sulla tragedia che ha colpito al cuore la nostra città. I compagni e le compagne del SARS conoscono un solo modo per ricordare la strage di Viareggio: LOTTANDO CON IL DOLORE E CON LA RABBIA NEL CUORE
Spazio Antagonista di Resistenza Sociale

venerdì 26 giugno 2009

presentazione del volume "Autonomia Operaia"

DOMENICA 28 GIUGNO
Presso l’ex scuola INAPLI
(q.re Varignano)
ORE 17.00


Presentazione del volume “Autonomia Operaia: scienza della politica e arte della guerra dal 68 ai movimenti globali”
di E. Quadrelli.
Sarà presente l’autore

“Nel dibattito intorno al 40° anniversario del 1968 sembra esservi un grande assente: la classe operaia. Eppure, soprattutto in Italia, il suo protagonismo è difficilmente eludibile. Mentre in gran parte del mondo il ’68 si consumava in falò tanto intensi quanto brevi ed effimeri, nel nostro paese prendeva forma uno scontro di e per il potere i cui effetti si sono prolungati per tutti gli anni Settanta. Un’anomalia spiegabile solo attraverso l’egemonia che la figura dell’operaio – massa impose all’intero Movimento italiano mettendo al centro il nodo del potere politico. Ma la “questione del potere” non può che chiamare in causa la “questione militare”. Se, come ricorda Carl Schmitt, il “politico” presuppone sempre la messa in forma della guerra, la “questione militare” non può essere altro che parte costitutiva del “politico” medesimo. Ed è questo il tema che il testo, anche attraverso un cospicuo numero di testimonianze, si è assunto il compito di descrivere e analizzare affrontando uno spettro storico che, dalle giornate del luglio genovese del ’60, approda sino agli eventi del G8 del 2001.”

Spazio Antagonista Resistenza Sociale

lunedì 15 giugno 2009

GIRP annullata

a causa di problemi organizzativi l'iniziativa indetta in occasione dellla Giornata Internazionale del Rivoluzionario Prigioniero il 19 Giugno è stata annullata.
Spazio Antagonista Resistenza Sociale

sabato 6 giugno 2009

INIZIATIVE GIUGNO

Ecco le iniziative in programma per il mese di Giugno ( prossimamente volantini e notizie più precise):

VENERDI' 19 GIUGNO: Giornata Internazionale del Rivoluzionario Prigioniero(GIRP)
ore 18.00: dibattito su repressione e prigionia politica
ore 20.00: cena sociale benefit
ore 22.00: serata ska

SABATO 27 GIUGNO: FESTA HIP HOP
Nel pomeriggio giocoleria e intrattenimenti vari

DOMENICA 28 GIUGNO: Presentazione del volume "Autonomia operaia: scienza della politica
e arte della guerra dal '68 ai movimenti globali" di E. Quadrelli (NDA
Press). Sarà presente l'autore.
ATTENZIONE: l'iniziativa si svolgerà a partire dalle ore 17.00 presso
l'ex scuola INAPLI nel quartiere Varignano e NON al SARS.

domenica 12 aprile 2009

un passo necessario

Si è svolta sabato 11 aprile c/o il centro sociale SARS l'assembleadal titolo un "passo necessario" promossa dal comitato antifascista antirazzista versiliese. L'assemblea si è prefissa l'obbiettivodi far nascere un coordinamento antifascista e antirazzista toscano. Erano presenti compagni del SARS, Dada Viruz Project, Sinistra Critica, PCL, ANPI, ANPI Giovani, Precari Autorganizzati, Circolo Partigiani Sempre, COBAS, Centro sociale Newroz, Università Antagonista, osservatorio antifascista, collettivo autonomo studentesco e Assemblea Spazi Autogestiti in rappresntanza di variè città come Pisa, Viareggio, Pietrasanta, Lucca, Massa e Carrara.
La relazione introduttiva ha sottolineato come l'attuale fascistizzazione della società non passi solo attraverso i soliti gruppuscoli nostalgici ed estremisti ma attraverso un processo di costruzione di “democrazia autoritaria”. Le politiche repressive, il revisionismo storico, l'insicurezza e la propaganda populista, la tendenza al bipartitismo, l'impermeabilità del potere ad istanza popolari, il tentativo di dividere i lavoratori e la costruzione di un pensiero unico sono tutte componenti centrali di questo processo. Tutti gli interventi che si sono susseguiti nella mattinata e hanno ripreso nel pomeriggio, dopo una breve pausa pranzo, hanno posto l'accento sulla necessità di coordinare le attività delle varierealtà antifasciste già attive sui territori. E' stato sottolineato di come l'antifascismo di facciata di certe forze istituzionali che si ricordono solo delle ricorrenze come il 25 apriile non è più sufficiente. Allo squadrismo delle ronde si risponde con la vigilanza popolare e riappropriandosi del territorio perchè nessun spazio di agibilità politica va lasciato a nuovi e vecchi fascismi. E' emersocon chiarezza come i gruppi neofascisti cerchino di sfruttare la crisi a loro vantaggio, per questo il coordinamento non potrà affrontare l'antifascismo sganciato da temi primari come la riaproppriazione dei bisogni, la difesa di vecchi e la conquista di nuovi diritti come il diritto allo sciopero, la libertà di circolazione per migranti, il diritto alla casa, alla sanità e all'istruzione pubblica e gratuita, al reddito e agli spazi sociali. L'assemblea ha deciso, inoltre, di partecipare ai prossimi appuntamenti in calendario come la manifestazione del 18 a Pisa contro la delibera antiborsoni, al seminario contro il revisionismo promosso da varie realtà tra cui Lotta e Unità che si terrà a Marina di Massa il 18 e 19 e di essere in piazza nei vari territori il 25 aprile con parole d'ordine comuni contro la fascistizzazione della società, il razzismo di stato ed ogni rigurgito fascista vecchio e nuovo. La prossima assemblea dovrebbe essere a Maggio.Assemble promotrice per un coordinamento antifascista antirazzista toscano

venerdì 20 marzo 2009

SABATO 28 MARZO MANIFESTAZIONE A VIAREGGIO
IN DIFESA DEGLI SPAZI SOCIALI
CONTRO LA REPRESSIONE E IL DELIRIO SECURITARIO
MAGGIORE SICUREZZA SIGNIFICA: DIRITTO ALLA CASA, ALL'ISTRUZIONE, AL LAVORO

Concentramento ore 15.30 p.za della stazione
dopo il corteo concerto al SARS!
Ai primi di Marzo al centro sociale S.A.R.S. è arrivata una raccomandata da parte dell’ Ufficio Patrimonio del Comune di Viareggio che intimava entro il 1 Aprile, data in cui scade la convenzione per la concessione dell’uso dei locali in cui il centro è situato, di abbandonare i locali sgomberati da persone e cose: insomma, travestito da blitz burocratico, il Comune voleva sgomberarci.
Grazie all’immediata risposta dei compagni il Comune sembra voler tornare sui propri passi e rinnovare la convenzione.
Nonostante l’esito positivo della vicenda, questo tentativo è sintomatico di un clima più generale, da una parte di attacco repressivo al movimento, dall’altra di svolta autoritaria e continuo spostamento a destra dell’asse politico.
Infatti negli ultimi mesi è stato un crescendo di provocazioni e attacchi alle realtà in lotta di tutto il paese: lo sgombero dello storico centro sociale Conchetta a Milano (poi rioccupato), la brutalità poliziesca che si è scatenata a Bergamo contro gli antifascisti mentre si è permesso ai camerata di Forza Nuova di sfilare in un corteo non autorizzato armati di tutto punto, le manganellate all’università di Torino, Pisa e Roma sono sicuramente gli episodi più emblematici.
A un livello più generale assistiamo all’insaturarsi di un modello di gestione della crisi (che ogni giorno si aggrava sempre più) che tenta di deviare l’inevitabile conflitto sociale tra sfruttati e sfruttatori, questi ultimi i veri responsabili della crisi, per trasformarlo in una ”guerra tra poveri”.
Questo modello si esplica a vari livelli:
- divisione del fronte dei lavoratori: tra quelli pubblici e privati ( tutti i fiumi di parole spesi sui “fannulloni” dell’amministrazione pubblica mirano a questo), tra autoctoni e stranieri, tra precari e garantiti. A livello sindacale la firma separata di CISL e UIL per la riforma dei contratti nazionali e il conseguente isolamento della CGIL va nella stessa direzione.
- delirio securitario: grazie all’appoggio unanime dei servili mass-media che a questo livello hanno giocato un ruolo fondamentale, ogni volta che il governo doveva approvare leggi liberticide e per l’aumento del controllo sociale, puntualmente le prime pagine dei giornali e gli schermi delle tv si sono riempiti di orde di stupratori, pedofili, assassini ecc. tutti rigorosamente stranieri. Così è stato per i militari in città, per l’approvazione del pacchetto sicurezza e per le ronde. Non ci sembra esagerato a questo punto parlare di regime e di razzismo di stato.
- Restringimento degli spazi di agibilità politica per ogni voce critica e fuori dal coro e criminalizzazione del dissenso: vanno in questa direzione i continui attacchi ai diritti dei lavoratori, in ultimo quello allo sciopero che vorrebbero praticamente annullare. Inoltre, per quanto riguarda questo punto, ci appare paradigmatico come fu gestita la questione rifiuti a Napoli:siti di stoccaggio dichiarati zone d’interesse strategico nazionale con conseguente militarizzazione degli stessi (cosa che vorrebbero fare anche con le centrali nucleari) e manganellate su chi manifestava. Insomma si vuole eliminare qualunque realtà che cerchi di opporsi alla volontà del potere.
In un contesto così grave e cupo è fondamentale per i compagni resistere e difendere i residui spazi di agibilità che rimangono: difendere gli spazi sociali, coordinare le lotte a tutti i livelli diventa prioritario.
Infine di fronte all’aggravarsi della crisi economica è necessario per tutti noi lottare partendo dai nostri bisogni: maggiore sicurezza per noi operai, precari e studenti significa il diritto alla casa, alla salute, ad un’istruzione laica e pubblica, ad un posto di lavoro e ad un reddito garantito. Noi la crisi non la paghiamo!

giovedì 5 marzo 2009

SARS SOTTO SGOMBERO. TUTTI IN PIAZZA.

Il centro sociale SARS è sotto sgombero imminente. L’amministrazione di destra che guida questa città, con una lettera del 26 febbraio 2009, ci comunica che “Con riferimento al contratto stipulato tra Comune e Centro Sociale Spazio Antagonista di Resistenza Sociale si ricorda che la scadenza dello stesso è fissata per il 1° aprile 2009 ed a questa data l’immobile a Voi concesso deve essere liberato da persone e cose e le chiavi dovranno essere consegnate al Funzionario dell’Ufficio Patrimonio di questo ente”.
Con un colpo burocratico si vogliono liquidare anni di lotte. E’ un’abitudine in questo periodo, basta pensare all’attacco ai contratti nazionali, al diritto di sciopero, al delirio sicurezza, in generale alla cancellazione di tutte le conquiste nel mondo del lavoro e delle libertà individuali costate care, a volte la vita, a chi si batteva in prima fila. Le prime immagini che ci vengono in mente sono quelle dei partigiani caduti per liberarci dal regime, dei morti nelle piazze, delle vittime delle stragi di stato, dei compagni colpiti dalla repressione.
Al di là di condividere o meno la storia del SARS, la sua linea politica, il centro sociale è uno spazio di libertà e di aggregazione fondamentale in un momento di crisi economica, sociale e culturale come quella che stiamo vivendo. Teatro, cinema, concerti, presentazioni libri, feste per giovani a prezzi popolari, aperti a tutti. Questo è ossigeno in fasi in cui sempre più larghi strati di persone non possono permettersi tutto ciò. Per noi sono bisogni fondamentali, come la casa, la sanità, la scuola, il lavoro, il diritto alla mobilità.
Il SARS è nato nel 2003, sulla spinta lunga del movimento di Genova, dopo cortei imponenti contro la guerra, la globalizzazione capitalista, per la scuola pubblica e gli spazi sociali. Alle sue spalle due decenni di diverse realtà che si sono battute per l’ambiente (contro l’inceneritore del Pollino), i diritti dei lavoratori e di tutti gli sfruttati, per luoghi di aggregazione liberi dalla logica di mercificazione.
Oggi ovunque, in Italia, vengono concessi spazi ai fascisti. Razzisti e picchiatori si moltiplicano come funghi. Immigrati, studenti, giovani di sinistra subiscono attacchi quotidiani dai nuovi squadristi.
Il SARS, appartenente al Comitato Antirazzista Antifascista Versiliese, è stato presente ad ogni mobilitazione antifascista nella Versilia dell’ultimo periodo: contro l’aggressione subita da alcuni compagni l’agosto scorso alla Versiliana per mano di due picchiatori neri; contro l’eventualità della rimozione della targa intitolata ai martiri di S. Anna di Stazzema trucidati dai nazisti; per la verità storica in riguardo alle stragi nazi - fasciste in occasione della prima del film di Spike Lee. Le mobilitazioni in solidarietà del popolo palestinese massacrato dallo stato di Israele le nostre ultime presenze in piazza. Difendere il SARS è difendere una voce critica, antirazzista e antifascista.
Il centro sociale ha subito un grave incendio nel 2003. Polizia e magistratura, spinti da alcuni esponenti politici che adesso appartengono alla Giunta Comunale, non hanno indagato su chi ha appiccato il fuoco, ma sui componenti del SARS e su chi aveva solidarizzato con loro organizzando manifestazioni e chiedendo la parola in Consiglio Comunale.
Il nuovo attacco arriva oggi, mascherato da blitz burocratico. Non ci faremo cacciare facilmente con quattro righe in una raccomandata.
Vogliamo il rinnovo del contratto. Il SARS deve esistere. Chiediamo agli antifascisti di Viareggio, a tutti coloro che credono importante un centro di aggregazione e di lotta per il nostro territorio, di schierarsi a fianco del SARS. Senza edificio le persone che lo hanno fatto vivere non abbasseranno la testa comunque e si opporranno ad ogni progetto devastante per l’ambiente, come per esempio il tristemente noto vialone che dovrebbe un giorno unificare Darsena e Torre del Lago, distruggendo uno dei più importanti parchi naturali d’Italia. Difendere il SARS è difendere ogni persona, realtà che si oppone alla società che ci circonda. Scuola, lavoro, diritti e spazi sono legati tra loro, vanno a braccetto perché sono ciò che spetta a tutti. Ogni vittoria rinforza un’altra lotta. Ogni sconfitta affossa e demoralizza chi resiste.

Spazio Antagonista di Resistenza Sociale (SARS) Viareggio.

venerdì 20 febbraio 2009

NO AL NUCLEARE, NO ALLE NOCIVIA'

NO AL NUCLEARE , NO ALLE NOCIVITA’

I padroni hanno le idee ben chiare di come superare la crisi: tagli ai posti di lavoro e maggior sfruttamento dei pochi operai rimasti, peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro e meno controlli sulla sicurezza del lavoro… Negli anni di boom economico sono stati bene attenti a riempirsi le tasche, mentre ai lavoratori restavano solo le briciole di un illusorio benessere diffuso e le malattie professionali.
Oggi arriva la crisi e chi la deve pagare siamo ancora noi. Tra l’ 11 e il 14 giugno a Lucca si terrà una sessione tematica pre-G8 dedicata a scienza e tecnologia, in preparazione dell’ incontro di luglio alla Maddalena. L’ incontro sarà allargato ad altre potenze emergenti e vedrà la partecipazione tra gli altri di Cina, India, Brasile ed Egitto.
Le scelte che verranno fatte in questa sede avranno ripercussioni anche sul nostro territorio; dal rilancio del nucleare paventata come energia pulita, all’ incenerimento dei rifiuti con la scusa della produzione di energia, ai rigassificatori ecc. ecc.
Il futuro che ci stanno preparando è ben triste, con siti di stoccaggio di rifiuti più o meno pericolosi, centrali e discariche nucleari, inceneritori, cementificazione selvaggia, il tutto presentato come un piatto ricco da cui tutti mangeremo, per creare nuovi posti di lavoro dicono, ma che non è altro che un modo per continuare ad arricchirsi sulla nostra pelle.
Noi non ci stiamo, pensiamo che per salvare noi e il nostro pianeta dai denti aguzzi di questi pescecani occorrano proposte innovative che mettano in discussione i metodi di produzione e questa società basata sul consumo e lo sfruttamento sfrenato.
Chiudere gli occhi vuol dire essere complici degli sfruttatori.
Vi invitiamo quindi a mobilitarvi e a dire un no forte e chiaro, no ai loro impianti di morte e sfruttamento, no ai loro veleni che siamo costretti a bere, mangiare e respirare ogni giorno, no alla cementificazione delle sempre più poche aree verdi per le loro speculazioni.




PER UNA SOCIETA’ SANA, LIBERA, ANTIRAZZISTA E ANTIFASCISTA





C.S.A. S.A.R.S. – Spazio Antagonista di Resistenza Sociale

mercoledì 4 febbraio 2009

MAGGIO 2003 nasce il S.A.R.S.(piccola cronistoria)

il primo segnale risale a quasi 10 anni prima con l'occupazione del "ex macelli" un edificio comunale abbandonato all'incuria e alla speculazione. E' il 1994 e a Viareggio è sentita l'esigenza di spazi di aggregazione non mercificati. Nasce così il MO.S.S.A. (Movimento Spazi Sociali Autogestiti). L'anno dopo, un nuovo tentativo con l'occupazione del centro sportivo "Vasco Zappelli"; ancora un'area abbandonata ai soliti meschini giochi politici. Verrà sgombrata in malo modo. Arriveranno perfino le camionette da Lucca. Significativa, nell'estate dello stesso anno, è l'esperienza della "Piazza degli Invisibili" dove il Mossa occupa una piazza degradata per solidarietà ad alcuni immigrati minacciati di sgombero. Intanto è intensa la partecipazione alle lotte nel territorio e molte iniziative si svolgeranno alla Torre Matilde, luogo storico di Viareggio, con proiezioni di filmati, concerti e dibattiti. Importante la lotta conrto l'inceneritore del Pollino (Pietrasanta) e la costituzione insieme ad altre realtà toscane del M.A.T. (movimento antagonista toscano). Insieme, nel 1997, coordineranno la manifestazione contro la mostra artistica??? "L'uomo della provvidenza" dedicata al duce e voluta dal comune di Seravezza.
Nel 1998 il Mossa dà vita al "Laboratorio Eskimo" come luogo di riferimento e d'incontro per promuovere la costruzione di un centro sociale. Iniziano gli incontri con i giovani del collettivo Adelante. Il 19 giugno viene ricordata la G.I.R.P. (giornata internazionale del Rivoluzionario Prigioniero).
Quando l'esperienza del laboratorio eskimo si conclude il Mossa con il Collettivo Adelante cogestisce il CSA TEMPI MODERNI a Camaiore.
all'inizio del 2001 nasce il "Comitato Contro la Represione Versilia" è l'anno del G8 e dell'assassinio di Carlo Giuliani. Alcuni militanti del csa Tempi Moderni saranno feriti negli scontri di Genova. Si moltiplicano le iniziative, emerge una nuova ondata di protesta e di aggregazione. Tutti avvertono la necessità di un Centro Sociale a Viareggio.
Dall'incontro tra Ex at5tivisti del Tempi Moderni ed ex Mossa con i collettivi studenteschi si forma il Laboratorio Spazi Sociali. A novembre del 2003 a Viareggio si tiene un corteo che non si vedeva da anni; la manifestazione contro la repressione porta in piazza quasi 2000 persone.
Il 2003 è quindi un anno frenetico: manifestazione contro la guerra in Iraq che bloccherà per alcuni minuti il Carnevale;occupazione di Villa Olga, edificio abbandonato a Lido di Camaiore, intervento delle "forze dell'ordine", manifestazione e occupazione di una piazza.
il 5 maggio il Laboratorio Spazi Sociali occupa un'area fatiscente in località Varignano nella peroferia di Viareggio. Siamo al centro della solita speculazione edilizia. Dopo una lunga trattativa con le autorità viene proposta un'altra area abbandonata. Il primo centro sociale di Viareggio si sposta in località Migliarina, dall'altra parte della città.
In Agosto viene assegnato definitivamente uno spazio in darsena, in uno zona degradata dallo spaccio e dalla prostituzione. Il S.A.R.S. pagherà l'anno seguente la sua lotta contro lo spaccio, con l'incendio che ne distrugge buona parte e per poco non costa la vita a due immigrati alloggiati in un container, incendiato anche quello, a circa 200 metri di distanza dal Centro. Grande sdegno e massiccia solidarietà di tutte le forze antagoniste. La mobilitazione seguente: corteo, comunicato al consiglio comunale, manifestazione ecc. causerà a 14 militanti del S.A.R.S. un lungo processo (conclusosi a fine 2008 con un nulla di fatto) grazie a una pretestuosa denuncia delle forze di destra....

giovedì 15 gennaio 2009

Il blog del centro sociale S.a.r.s. (Spazio Antagonista di Resistenza Sociale) è in costruzione... a breve gli aggiornamenti...